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La politica di coesione è un alleato strategico della lotta al cambiamento climatico
L’Unione europea (UE) affronta la sfida del cambiamento climatico con una serie di strumenti. Uno di questi è la politica di coesione, che mira a ridurre le disparità economiche e territoriali tra i suoi Stati membri. In questo articolo spieghiamo come questa politica contribuisca concretamente alla lotta contro il riscaldamento globale.
Cos’è la politica di coesione?
La politica di coesione è un programma di finanziamento dell’UE che copre circa il 30 % del bilancio complessivo. I fondi principali sono:

- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – investimenti in infrastrutture, ricerca e innovazione.
- Fondo Sociale Europeo (FSE) – formazione, occupazione e inclusione sociale.
- Fondo di Coesione – destinato ai paesi con un PIL pro capite inferiore al 90 % della media UE.
Questi fondi sono disponibili per progetti che migliorano la competitività delle regioni, promuovono la sostenibilità ambientale e rafforzano la resilienza delle comunità.
Il legame con la lotta al cambiamento climatico
La politica di coesione è strettamente collegata agli obiettivi climatici dell’UE, in particolare al Piano di azione per la transizione verde e al Green Deal europeo. Ecco alcuni punti chiave:
- Riduzione delle emissioni di CO₂ – i progetti finanziati devono dimostrare un contributo alla riduzione delle emissioni, in linea con l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050.
- Efficienza energetica – investimenti in edifici, trasporti e industrie per ridurre il consumo di energia.
- Energia rinnovabile – finanziamenti per impianti solari, eolici, idroelettrici e per la ricerca su nuove tecnologie.
- Gestione delle risorse idriche – progetti per migliorare la qualità dell’acqua e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
- Resilienza climatica – infrastrutture che proteggono le comunità da eventi climatici estremi (alluvioni, siccità, ondate di calore).
Esempi concreti di progetti
Di seguito alcuni progetti realizzati grazie alla politica di coesione che hanno un impatto diretto sul clima:
- Rete di piste ciclabili in Italia – investimenti per aumentare la mobilità sostenibile e ridurre le emissioni di veicoli a motore.
- Ristrutturazione energetica di edifici pubblici in Polonia – miglioramento dell’isolamento e installazione di pannelli solari.
- Progetto di recupero di zone umide in Spagna – le zone umide fungono da “polmoni” naturali, assorbendo CO₂ e migliorando la biodiversità.
- Iniziativa di agricoltura rigenerativa in Francia – pratiche agricole che aumentano la capacità del suolo di immagazzinare carbonio.
Risultati finora
Secondo i dati dell’Eurostat, entro il 2023 l’UE ha investito oltre 200 miliardi di euro in progetti di transizione verde tramite la politica di coesione. Questi investimenti hanno portato a:
- Una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 1,5 % rispetto al 2019.
- Un aumento del 12 % della superficie coperta da energie rinnovabili.
- Un miglioramento della qualità dell’aria in molte città europee.
Conclusioni
La politica di coesione non è solo un mezzo per ridurre le disparità economiche, ma anche un potente strumento per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE. Investendo in infrastrutture verdi, efficienza energetica e resilienza climatica, l’Unione europea dimostra che sviluppo economico e protezione dell’ambiente possono andare di pari passo.
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