Fitto propone modifiche al bilancio UE dopo il 2028, ma la presidenza del Consiglio le rivede
Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alle politiche regionali, ha recentemente presentato una proposta per rivedere il bilancio dell’Unione europea a partire dal 2029. La sua idea è di introdurre un nuovo modello di spesa che tenga conto delle sfide future, come la transizione ecologica, la sicurezza e la coesione sociale.
Secondo Fitto, il bilancio attuale, che copre il periodo 2024‑2027, è già stato adeguato per le esigenze attuali, ma “dopo il 2028” l’UE dovrà riconsiderare le priorità. La proposta prevede, tra le altre cose, un aumento del finanziamento per la ricerca e l’innovazione, una maggiore attenzione alla resilienza delle infrastrutture e un supporto più mirato alle regioni meno sviluppate.

La proposta è stata discussa durante la riunione del Consiglio europeo del 15 maggio 2024. La presidenza del Consiglio, rappresentata dal presidente del Consiglio europeo, ha espresso la necessità di mantenere la stabilità del bilancio a lungo termine. Ha quindi suggerito di introdurre le modifiche in modo graduale, con un piano di transizione che preveda un periodo di due anni prima di applicare le nuove linee guida.
Il risultato è stato un compromesso: Fitto ha accettato di inserire le sue idee in una revisione del bilancio che sarà presentata al Parlamento europeo entro la fine del 2025. La revisione includerà un incremento del 3,5 % del bilancio per la ricerca e l’innovazione, mentre le spese per la coesione regionale rimarranno invariate per i primi due anni.
In sintesi, la proposta di Fitto ha stimolato un dibattito sul futuro del bilancio UE, ma la presidenza ha garantito che le modifiche saranno gestite con cautela per evitare impatti negativi sulla stabilità finanziaria dell’Unione.

