Bilancio UE 2024‑2027: 30 miliardi meno per la coesione e le ripercussioni sulle regioni italiane
Bilancio UE 2024‑2027: 30 miliardi meno per la coesione e le ripercussioni sulle regioni italiane

Bilancio UE 2024‑2027: 30 miliardi meno per la coesione e le ripercussioni sulle regioni italiane

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La coperta corta del prossimo bilancio europeo: ruolo della coesione e delle regioni italiane

La coperta corta del prossimo bilancio europeo: quale ruolo per la coesione e per le regioni italiane?

Il bilancio dell’Unione europea per il periodo 2024‑2027 è stato approvato dal Consiglio e dal Parlamento con un totale di 1,2 miliardi di euro. La “coperta corta” si riferisce al fatto che, rispetto ai 2021‑2027, la quota destinata alle politiche di coesione è stata ridotta di circa 30 miliardi di euro.

Cos’è la politica di coesione?

La politica di coesione è un programma di finanziamento che l’UE mette a disposizione delle regioni meno sviluppate per ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali. Le principali aree di intervento sono:

Bilancio UE 2024‑2027: 30 miliardi meno per la coesione e le ripercussioni sulle regioni italiane

  • Investimenti in infrastrutture (strade, trasporti, energia, digitalizzazione)
  • Sviluppo delle competenze e dell’occupazione
  • Innovazione e ricerca
  • Protezione dell’ambiente e transizione ecologica

Distribuzione dei fondi nel nuovo bilancio

Nel nuovo bilancio, la quota destinata alla coesione è di 70 miliardi di euro, distribuiti tra:

  • Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): 45 miliardi di euro
  • Fondo Sociale Europeo (FSE): 25 miliardi di euro

Questi fondi sono destinati a 27 regioni europee, con una percentuale di spesa che varia in base al livello di sviluppo economico e alla dimensione della regione.

Impatto sulle regioni italiane

In Italia, la quota di coesione è di circa 12 miliardi di euro, distribuiti tra le 20 regioni. Le regioni del Nord, con un PIL pro capite più alto, ricevono una percentuale inferiore rispetto a quelle del Sud e delle isole, dove la spesa è più elevata per compensare le disparità.

Le principali aree di investimento in Italia includono:

  • Infrastrutture di trasporto (autostrade, ferrovie, aeroporti)
  • Digitalizzazione delle piccole e medie imprese
  • Progetti di riqualificazione urbana e sostenibilità ambientale
  • Formazione professionale e programmi di occupazione giovanile

Come vengono gestiti i fondi

Le regioni italiane ricevono i fondi tramite i propri programmi di sviluppo regionale, che devono essere approvati dal governo centrale e dal Parlamento europeo. La gestione è supervisionata da un organismo di controllo interno e da audit esterni per garantire trasparenza e correttezza nell’utilizzo delle risorse.

Conclusioni

La riduzione della coperta della coesione europea comporta una maggiore attenzione alla selezione dei progetti più efficaci e sostenibili. Per le regioni italiane, la sfida è massimizzare l’impatto dei fondi disponibili, concentrandosi su infrastrutture, digitalizzazione e occupazione, al fine di ridurre le disparità territoriali e promuovere uno sviluppo equilibrato.



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